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di Marcella Muglia

Esce oggi 12 ottobre il primo disco solista di Tom Morello The Atlas Underground per BMG. Come è noto, il chitarrista ha uno stile originalissimo fatto di heavy metal, rock e funk unito a una bella dose di hip hop e a una fantasia unica nel modo di usare lo switch e altre non definibili trovate chitarristiche.
Con questo album da solista il nostro guitar hero si presenta con una miriade di featuring cruciali su tutti i livelli: parliamo di gente come Knife Party, Big Boi, Killer Mike, Marcus Mumford, Steve Aoki, Tim McIlrath (Rise Against) e Vic Mensa, tanto citarne alcuni.
Altra cosa nota è che Morello si è distinto negli anni e con coerenza anche per l'impegno politico e sociale già ai tempi dei Rage Against The Machine: nei primi anni 2000 il suo attivismo si è poi concretizzato in Axis of Justice, un’organizzazione no profit fondata insieme a Serj Tankian dei System of a Down per mettere insieme musicisti e organizzazioni politiche nella lotta per la giustizia sociale.
Dunque non poteva mancare l’impegno sociale in questo The Atlas Underground, infatti la settimana scorsa è stato pubblicato il singolo Every Step That I Take per celebrare e ricordare l’amico Chris Cornell (frontman dei Soundgarden e Audioslave, morto suicida nel 2017): il brano – che vede la partecipazione di Portugal The Man e del produttore Whethan – viene proposto in partneship con l'organizzazione SAVE (Suicide Awareness Voice Education). E questa è la dichiarazione di Morello a proposito del delicato tema in questione: "Con la scomparsa di Chris più di un anno fa e il seguente slancio per cercare di rimuovere lo stigma sui problemi di salute mentale e i pensieri suicidi, ho pensato fosse importante avere una canzone da questa prospettiva. In passato ho avuto a che fare con questioni di salute mentale sia nella mia famiglia che tra i miei amici. Ultimamente c'è la voglia di fare chiarezza e incoraggiare le persone, che siano amici, professionisti o cari, devono sapere che ci sono altre vie e che è possibile trovare aiuto: se ti rompi un braccio non è da stigmatizzare il fatto di andare all'ospedale per fartelo sistemare; spero che si cominci a guardare ai pensieri suicidi e alla depressione nello stesso modo e che si possano salvare delle vite. 'Every Step That I Take' parla di come i sogni, la depressione, l'amore e la sua mancanza si trasformano lungo i gradini emozionali della forca.”
Chiarite le premesse e le motivazioni che reggono lo spirito di questo lavoro, ora bisogna concentrarsi sull’album inteso come fatto musicale, che si annuncia fresco, contaminato e tagliente proprio come ci si aspetterebbe – ma non nel senso della prevedibilità – da un fuori classe come Tom Morello.

Marcella Muglia

 

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