Recensioni



TV Drugs – We're not TV kids / Vinile
No Front Teeth Records – 2019
Punk
Ascolta il brano: I'm Tired

Dopo quasi dieci anni dallo scioglimento della band i TV Drugs vengono ora notati dalla label londinese No Front Teeth Records che decide di stampare in vinile queste otto tracce dilaniate da scaglie di ruggine. Questo disco sintetizza con barbara superbia gli albori del punk primordiale con l'ondata del '77 tramite l'uso dei synths, creando buie spire maledette tra seduzioni industriali, teppismo, noia e disperazione.
Il rock 'n' roll viene rivisitato attraverso riverberi eccessivi, drummings schizoidi e chitarre dalle vene prosciugate. TV Kids pare infatti il manifesto programmatico del quintetto che gioca con ritmi marziali dentro un climax che porta la track allo sfascio. Joseph Fritzl e Shitfist irrompono dall'altra parte delle casse con le punte dei coltelli tra reminiscenze degne delle compilazioni della Kill By Death, creando sonorità a tratti dominate da un'ironia caustica e annichilente fomentata dalla cardiopaticità delle songs. Con Fallout ed I'm Tired si va nelle viscere del disco grazie a flussi di powerchords infetti che ben sfociano nel vecchio industrial inglese dove solo i listeners più agguerriti strizzeranno l'occhio alle aberrazioni dei Cabaret Voltaire, Throbbing Gristle e Psychic TV. Tutto poi si arresta in Carne Da Rivoluzione dove a bruciapelo viene messa alla berlina l'intera subcultura hippie facendo leva su una lenta e bieca linea di basso e un synth che trama fili di ragno, incastonando il pezzo in una dimensione quasi punk-Oi! degli eighties.
Eppure sembra che i TV Drugs non volessero appartenere ad alcuna epoca se non a loro stessi, pur attingendo per istinto dalle varie stagioni che il punk ha segnato: infatti anche Desperados ha un'anima tutta sua, straboccando di cori e di vocals sgraziate e nichiliste, qui così catchy e cheesy. Con Mej Dej si congedano dal disco con un estenuante e inesorabile allarme d'addio rivisitando a modo loro la fede negli Stooges e catapultando il cantato nel mantra di un tramonto giunto troppo presto, come se il sole fosse esploso spegnendo le speranze di una nuova alba.
I TV Drugs ebbero alle spalle solo qualche decina di concerti, molti dei quali irritanti e provocatori, solcarono il cielo del punk più veloci di una meteora e grazie a questa ristampa è ora possibile ascoltare il percorso sonico di questa band che ha visto solo ora il meritato riconoscimento da parte degli ascoltatori avidi di vera “attitude”. Qualcuno dice che il punk sia diventato solo un enorme show-off (ovvero un dimostrare di esserlo, senza però avere la stoffa): no, fossi in voi non lo direi ai TV Drugs perché con l'ascolto di questo lavoro siete più che avvertiti.

Davide Chessa

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