Interviste

DI CAPITAN IMPALER

Necromessiah SPREAD THE DISEASE!!! UNLEASH DISORDER!!!



Hails Necromessiah, qui Cpt.Impaler per conto di Underground Experiment Fanzine. I lettori vorranno certamente ascoltare qualche cannonata-nuova di news! Volete presentare la formazione per rendere note le colonne del progetto?

Hails Impaler! Volevo innanzitutto ringraziarvi per lo spazio concessoci. Fortunatamente la formazione è rimasta invariata lungo gli ultimi 7 anni di vita della band che ancora vede Darken alle pelli, SGT Baal al basso e ai cori e me Necromaniac alla chitarra e voce. Ribadisco il fortunatamente perchè in 11 anni di attività, con questa amalgama abbiamo trovato un equilibrio, consolidato nelle varie esperienze che ci sono state tra materiale registrato, live locali e mini-tour, e naturalmente qualche scorribanda notturna!!! Ahaha!


Personalmente conosco il percorso della vostra band dagli albori sino agli ultimi episodi che hanno impegnato le vostre vicende con pubblicazioni e concerti. Volevo chiedervi come mai, all'interno della vostra evoluzione, si sia annidata una sostanziale trasformazione degli schemi musicali? Come mai avete abbandonato lo stile di una volta per dedicarvi agli orizzonti più moderni dell'hardcore e del thrash?

Percorso tortuoso... si tratta più precisamente di una trasformazione che abbraccia molte più cose. Posso semplificarti il tutto dicendo che già dal primo demo-tape tendevamo a comporre alcuni pezzi ancorati tra Hellhammer, Celtic Frost, Discharge, Carpathian Forest e quant'altro di simile... altri invece avevano più una scia Black Metal di stampo norvegese. Dopo il primo disco (Instar Gladii in Corporem Christi), prendere la direzione di cui tu parli è stato un processo naturale, alla luce del cambio di line up siamo stati deviati istintivamente a suonare così, quindi a seguire con più dedizione una delle due facce della band.
Così si è sciolto il face-painting e son emersi altri particolari nel sound e nelle tematiche che hanno conservato quel gusto anti-clericale che ancora oggi ci portiamo dietro. Altra "causa è stata la diversità di ascolti che ognuno di noi predilige, perciò più che un abbandono di certi schemi c'è stata una vera e propria trasmutazione, una fusione di diversi stili dove l'unico filo conduttore è il rock&roll che non abbiamo mai abbandonato.
Da qui il nome dell'ultimo pezzo del nostro disco che identifica alla perfezione ciò che siamo oggi... Goat & roll!


Parliamo subito del vostro nuovo lavoro The Last Hope Of Humanity. Malgrado ogni ascoltatore e spettatore debba rapire una propria idea della comunicazione emessa dall'artista, volete spiegarci come è nato e quanto tempo ha richiesto per la sua realizzazione?

Vorrei premettere che la nascita di un nuovo disco dei NMH avviene quando tutti e tre i membri raggiungono la stessa linea d'onda. Da un punto di vista prettamente pragmatico per certi versi questo processo è un po' inspiegabile, la maggior parte dei pezzi sono stati composti di getto senza la necessità di dialogare a riguardo, solo ed esclusivamente istinto puro e senza compromessi...non c'è nulla in casa Necro che venga studiato a tavolino, esce semplicemente così, nudo e crudo e le rifiniture ci vengono spontanee mentre in sala ci lasciamo coinvolgere dall'approccio live dei pezzi , come se ogni prova la svolgessimo sopra un palco. Tenevo particolarmente a sottolineare quest'ultima cosa perchè ascoltando il disco ci si può rendere perfettamente conto di quanto sia "live"... scorre velocemente e non c'è pausa tra un pezzo e l'altro. Il concept del disco invece è nato pensando a ciò che avviene tutti i giorni all'interno del sistema in cui viviamo, e la copertina ne testimonia le conseguenze, causate dalla religione, dalla politica, dal sistema finanziario e da quant'altro possa essere considerato un sistema di controllo. Per questo l'ultima speranza (di potersi liberare dalle catene) per l'umanità, come evidenziata nella copertina... NON C'E'! Penso il messaggio sia abbastanza chiaro. Per quanto riguarda la sua realizzazione, tra layout, registrazioni e copertina ci sono voluti tre mesi buoni... nonostante le tempistiche della Punishment 18 (nostra attuale label) siano molto più ragionevoli delle precedenti con la quale siamo stati sotto contratto.


Come vi siete organizzati per la promozione? Oltre al lavoro svolto dalla Punishment18, come vi muovete per divulgare l'album presso gli adepti al sacrificio messianico?

Ormai, nonostante io sia cresciuto scambiando demo-tape e mandando lettere e pacchi a destra e a manca, anche noi ci siamo dovuti affidare ad internet per promuovere il disco, tramite social network, bandcamp e ovviamente il classico negozietto on-line che si utilizza ora. Anche se per quanto mi riguarda, la miglior promozione rimane portare sul palco quanto hai registrato e presentarlo così com'è, senza troppi fronzoli pubblicitari e abuso dell' immagine fine a se stessa (spesso inutile a parer mio poichè non rispecchia appieno la qualità della band).


Adesso vi chiedo una sincera opinione, prescindendo dal vostro caso individuale: da poco ho saputo che alcuni gruppi, oltre a dover sostenere le ingenti spese per lo studio di registrazione, devono oramai sobbarcarsi anche l'enorme spesa derivante dalla stampa del materiale. Qual'è allora il ruolo delle etichette oggi?

Proprio per questo non parlo della nostra etichetta a riguardo perchè fortunatamente è al di fuori di questo sfruttamento, per questo ringraziamo Corrado per l'ottimo lavoro svolto. Il problema invece è che molte altre etichette hanno fiutato l'affare: sanno che le band sono ansiose di emergere e vedere il proprio materiale piazzato su qualche mailorder e recensito su qualche webzine, così semplicemente approfittano della situazione. C'è ben poco da spiegare, penso sia abbastanza evidente ciò che accade, anche quando si vuole intraprendere un tour. Sicuramente la promozione è una parte complessa del processo produttivo e richiede tempo e denaro però il loro lavoro non può limitarsi solo a questo poichè la band mette a disposizione la propria musica, ed è questo il frutto principale che fa funzionare il prodotto, di conseguenza dovrebbero incentivare la band a crescere e nessuna band può farlo se si ritrova continuamente a dover pagare per il proprio lavoro.


Quali sono i prossimi programmi visto che l'album dovrà essere supportato da un adeguato pannello d'irradiazione pubblicitaria?

Stiamo cercando di riorganizzare un' uscita over Europe, cercando di poterla abbracciare tutta quanta, dalla Germania all'Est Europa... siamo in contatto con qualche booking agency perciò penso il tutto si svilupperà entro il 2014, nel mentre stiamo già pensando a del nuovo materiale.


Underground Experiment Fanzine vi saluta! Grazie, Potete dire ciò che meglio vi garba

Vi ringraziamo ancora per lo spazio concesso alla band...
Ci risentiremo per il prossimo full sicuramente... SPREAD THE DISEASE!!! UNLEASH DISORDER!!!

Capitan Impaler


ARTICOLO TRATTO DAL NUMERO 11 - NOVEMBRE 2013

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